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7 consigli su come riconoscere e bere un buon gin

La guida rapida per riconoscere e bere gin eccellente!

Negli ultimi anni il consumo di gin e le varietà disponibili sul mercato sono cresciute in modo esponenziale, e quando ci troviamo di fronte a una lista gin o ad uno scaffale pieno di bottiglie, riconoscere un buon gin è sempre più difficile. Per questo vogliamo fornirvi un giuda rapida per riconoscere e bere gin al meglio!

Ecco cosa andremo a svelare:

  1. La centralità del ginepro
  2. Non farti ingannare da aromi e packaging
  3. Gin e Mixology
  4. Il London Dry
  5. Il bicchiere
  6. La degustazione
  7. Cosa abbinare al gin

Partiamo subito!

1. La centralità del ginepro.

La nota di ginepro deve essere riconoscibile. Il Gin è un distillato alcolico prodotto dall’aromatizzazione di un distillato, tipicamente di origine cerealicola, in cui devono essere presenti le bacche di ginepro. Nel “Gin buono” puoi sentire la persistenza del ginepro in armonia con gli altri aromi.

bacche di ginepro. Scopri come riconoscere e bere del buon gin

2. Non farti ingannare da aromi e packaging.

Non sempre ricette stravaganti e packaging attraenti sono sinonimo di qualità. La vera prova del nove è l’assaggio, in cui devi percepire chiaramente attorno all’ingrediente principale (il ginepro) l’equilibrio e la delicatezza delle botaniche.

3. Gin e Mixology.

Il gin deve funzionare con altri sapori. Uno scopo importante del Gin è entrare in relazione con altri sapori: il tuo barman lo usa per prepararti drink sempre nuovi. Il “Gin buono” deve rendere ed essere adatto per un Gin Lemon come per un Negroni o tutti gli altri cocktail più conosciuti.

come riconoscere il gin

4. Il London Dry.

Cerca sempre la dicitura “London Dry” che è generalmente sinonimo di garanzia, in quanto tutte le botaniche devono essere naturali ed aromatizzare tramite il processo di distillazione, non si possono utilizzare tinture, olii ed essenze. È anche il più famoso tra i gin esistenti.

Ecco alcuni dei nostri London Dry: Sipsmith, Martin Miller’s gin e il Copperhead Gin.

Vuoi sapere quali sono gli altri? Oltre al London Dry Gin la legislazione europea riconosce i Distilled Gin ed i Compounding Gin, tuttavia esistono altre nomenclature per poter classificare il gin, tra cui: Genever, Old Tom, Plymouth, Sloe Gin, Contemporary Gin e Traditional Gin.

5. Il bicchiere.

Scegli il bicchiere giusto. Anche se va di moda, il ballon non è il bicchiere più adatto per il gin. Le bolle non scorrono bene nella curvatura del bicchiere ballon. I bicchieri perfetti per degustare il gin sono i tumbler glass (meglio ancora i Collins), chiamati anche rocks glass. La loro forma permette di far circolare l’aria e di sprigionare i vari sentori del distillato. Ci sono, però, varie scuole di pensiero in merito ai bicchieri ideali: infatti, taluni prediligono i bicchieri a calice come il tulip. A voi la scelta.

6. La degustazione

Per degustare al meglio il gin, la temperatura dovrà essere intorno ai 21-23 gradi, quindi a temperatura ambiente. Fate attenzione che la bottiglia non sia né troppo calda, né troppo fredda, altrimenti gli aromi potrebbero essere compromessi. In ogni caso, il gin da degustare va bevuto assolutamente liscio, senza l’aggiunta di ghiaccio o altro. Degustatelo quindi a piccoli sorsi e, prima di deglutire, tenete ogni sorso sulla lingua, assaporatelo e percepitene i sentori. Fatelo poi girare nella bocca e infine ingoiate il gin. La sensazione che lascia in bocca un buon gin deve essere di calore, ma non aggressiva per il palato. Ovviamente, il profumo principale deve essere quellodel ginepro, ma è bene che altre note siano evidenti. Alla fine di ogni sorso, il palato deve essere “pulito”, non contaminato da sapori invadenti.

Volete un trucchetto del Mestiere? Dopo i primi sorsi, aggiungete qualche goccia d’acqua liscia per aprire il bouquet di profumi.

7. Cosa abbinare al gin.

Gli abbinamenti col cibo sono da definire in base alla tipologia di gin che si sta per degustare. Solitamente, essendo un distillato del Nord Europa, viene affiancato a piatti di cacciagione e pesce affumicato, come anatra e salmone. Tornando in patria, al gin può ben essere associato un arancino con carne.

Speriamo che ora anche voi sappiate riconoscere e bere gin a regola d’arte!

Se siete ancora indecisi su quale gin aggiungere alla vostra bottiglieria, potete consultare il nostro catalogo FRB Luxury oppure contattarci per sapere tutti i prodotti che abbiamo a disposizione a magazzino o in preordine!

Intanto dissetiamoci con un buon Gin Tonic!